Le origini

Per gli antichi i cicli della natura così come il comportamento degli animali sono stati vitali per ricreare modi di essere funzionali alla vita. Lo sciamano si ricopriva di piume o pelli e mimava un particolare animale con cui entrava in contatto per ottenere guarigioni e miracoli. Era medico e sacerdote. Successivamente, gli animali divennero un esempio per studiare tecniche specifiche marziali, adatte anche a migliorare il corpo e la mente in determinati momenti. 

 

Il termine Qigong è però recente. Anticamente le pratiche salutari erano chiamate Yang Sheng od anche Daoyin, con riferimento alla filosofia del Tao. Tutto era compreso nella visione ciclica della vita fondata sul ritmo Yin e Yang.

 

Rimandi al Daoyin si trovano nel Libro interno dell'Imperatore Giallo, il Suwen, indicato come il caposaldo della medicina tradizionale cinese  (Huangdi Neijing). Risale a circa 2000 anni a.C. 

 

Il Daoyin (Taoyin) rafforzava le capacità ginniche in agilità, forza energetica e calma interiore, qualità indispensabili per lottare e restare fedeli al gruppo e alle sue leggi. 

 

Nel tempo vi sono state rivisitazioni del Daoyin, per l’influenza buddhista e confuciana.  L'attenzione è andata anche agli elementi spirituali e sociali, al carattere del praticante, alla sua forza ed elevazione spirituale. 

 

Oggi esistono tanti tipi di Qigong, a quelli più antichi se ne sono aggiunte ginnastiche della salute legate a movimenti provenienti dal Taijiquan molto utili per il corpo e la mente.  

Frammento dall’originale Daoyintu oggi esposto al Museo Provinciale dello Hunan a Changsha, Hunan, Repubblica Popolare di Cina