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L'importanza dell'esistenza

La nostra vita è l'esistenza che si dipana giorno dopo giorno nello spazio, nel tempo e nel corpo. Viviamo in uno specifico territorio (Napoli piuttosto che Milano o Parigi o New York oppure un villaggio sperduto dell'Africa). In un tempo ben definito (nel XXI secolo, come un bambino, un adolescente, un adulto oppure un anziano). In un corpo che è il solo nostro corpo e di cui facciamo esperienza ogni attimo della nostra vita.  Ed è il presente il punto di inizio e di arrivo della nostra vita. 

Il passato ed il futuro sono filtrati dal presente e ad esso riportati. Il passato è una guida, il futuro un progetto ma la vita è il presente che è il futuro di ieri e il passato di domani.  

Sarebbe tutto più semplice se riuscissimo a vivere non su ciò che dovrebbe o potrebbe essere ma su ciò che è. Ciò non significa rassegnarsi ad un presente non felice ma entrare nel flusso della vita, entrare nell'esperienza in prima persona sapendo che si può scegliere cosa fare e cosa non fare. 

Uno dei dolori maggiori per la nostra psiche è la frammentazione. Quando si perde il senso dell'interezza delle cose, quando si vuole essere questo e quello, e forse anche l'altro. Ciò può generare sofferenza e stress. Utile è una guida che aiuti a incanalare l'energia, riunire gli opposti riconoscendoli e dando loro un nome. Dare un nome alle cose! Indispensabile per comprendere il significato di ciò che ci circonda. Che senso ha imparare una poesia a memoria senza comprenderne il senso? Non ha senso, per l'appunto. Le cose vanno comprese a piccoli morsi, non ingurgitate, vanno assaporite e prima di tutto conosciute.  

E allora, non chiediamo ad un adolescente di smettere di cercare, lasciamo che faccia il suo percorso e auguriamoci che incroci lungo la strada individui che hanno riunito i pezzi, sgombrando il presente dal passato e dal futuro. 

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